
Sette bambine ebree
Un’opera per Gaza
Nel 2009, impressionata dalla devastante campagna militare Piombo fuso lanciata da Israele su Gaza, Caryl Churchill scrive una breve composizione teatrale: 7 dialoghetti tra persone ebree adulte, intente a istruire altrettante bambine sul corso della Storia, dalle persecuzioni naziste alla creazione dello Stato di Israele fino ai bombardamenti sulla Palestina.
Un testo poetico e spiazzante, un sussurro e un grido, che mette al centro l’infanzia come capro espiatorio, testimone innocente o pretesto per le decisioni dei grandi, e ci interroga sulle responsabilità storiche e politiche dell’occupazione e dell’annientamento del popolo palestinese.
Andrea Adriatico rilegge il testo portando in scena anche un attore palestinese, Anas Arqawi, dallo storico The Freedom Theatre di Jenin in Cisgiordania.
Di’ a lei che è un gioco
Di’ a lei che è una cosa seria
Ma non spaventarla
Non dirle che la uccideranno
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Sette bambine ebree
Un’opera per Gaza
di Caryl Churchill
traduzione di Stefano Casi
uno spettacolo di Andrea Adriatico
con Anas Arqawi, Nicolò Collivignarelli, Olga Durano, Sofia Longhini
e Andrea Barberini, Giovanni Santecchia per le scene e i costumi
e Eric Benda, Lorenzo Fedi, Davide Riva per suono, immagini e allestimento
e Giulia Serinelli per la cura
prodotto da Saverio Peschechera
produzione Teatri di Vita
con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura
Anteprime: Festival Opera Prima – Rovigo, 13 giugno 2025
Teatri di Vita – Bologna, 16-17 giugno
Pergine Festival, 12 luglio
Prima nazionale: Kilowatt Festival – Sansepolcro, 16 luglio 2025