Torri, checche e tortellini

Torri, checche e tortellini

Si trovano ancora in qualche edicola le cartoline di “saluti da Bologna” con le proverbiali “tre T: torri, tette e tortellini”, a sottolineare da decenni non solo le curiosità monumentali e gastronomiche del capoluogo emiliano, ma anche quelle… anatomiche, rigorosamente e prosperosamente femminili.
Ma nella lunga storia di una città così connotata (anche da questo punto di vista: la bolognese è stato uno dei più classici personaggi della commedia italiana degli anni ’70) a un certo punto successe qualcosa. Le “tette” cominciarono a lasciar posto alle… “checche”!
Torri, checche e tortellini
 racconta un’avventura: il frammento più incredibile della storia del movimento omosessuale italiano. Un gruppo di gay che ottiene dal Comune di Bologna una sede per le proprie attività, e questa sede è un prestigioso monumento storico, per giunta di interesse religioso.
Il “Cassero di Porta Saragozza”, su cui dal 1982 ha cominciato a sventolare la bandiera LGBT, diventa subito leggendario, in Italia e in tutta Europa. Attività culturali e politiche si intrecciano a un’idea diversa di aggregazione e socialità, anche con la creazione di un gruppo teatrale di travolgente e delirante autoironia en travesti.
Questo documentario racconta una storia che è la storia di tante persone che hanno creduto e continuano a credere in quell’avventura.
È la storia di un momento importante del movimento LGBT, quando si passò dalla rivolta alla rivendicazione di spazi pubblici.
È la storia di una città, che improvvisamente decise di investire sui diritti. Anche a costo di perdere la nomea di città delle “tette” per acquistare quella di città delle “checche”.

 

un film di andrea adriatico

produzione daniela cotti e monica nicoli per cinemare 

con il sostegno di emilia romagna film commission

sguardi e racconti di marco barbieri, vincenzo branà, stefano casi, vincenzo coriglianodomenico del pretealessandro fullinfranco grillini, rinaldo luchini, luciano pignottibeppe ramina, diego scudierosandra soster, valérie taccarelli, elvira tonelli, walter vitali

produzione cinemare 

produzione esecutiva daniela cotti e monica nicoli

cura saverio peschechera alberto sarti

montaggio andrea barberini e roberto passuti

pre-montaggio federico tovani sarah patanè

operatori giulio maria corbelli, roberto passutiraffaello rossini

suono in presa diretta roberto passutiriccardo rossifrancesco bala

macchinisti francesco balafrancesco massarirabii sakri

grafica di daniela cotti albertina lipari de fonseca

materiale iconografico fondo fotografico “stefano casagrande” – centro di documentazione arcigay “cassero”, enrico scuro

canzone del film “bologna” di francesco guccini

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